PARIGI 23/24 Dicembre 2013
- La fila per entrare al museo Louvre
- Visita al Palais Royal
- Giro a Place Vendôme
- Visita alla Cattedrale di Notre-Dame
- Pranzo al ristorante indiano
- Visita all’Osservatorio di Tour Montparnasse
- Il rientro in hotel e la rinuncia al Moulin Rouge
- La sveglia ed il viaggio di ritorno
Dopo una bella dormita ci siamo svegliati e ci siamo preparati per affrontare il nostro ultimo giorno di vacanza a Parigi. Fatta la colazione e ritirata la “solita” lunch bag alla reception siamo usciti e ci siamo diretti verso il Louvre. Vista la relativa vicinanza (solo 1,5km) abbiamo deciso di raggiungere il museo a piedi percorrendo via Rue du Bac ed attraversando la Senna passando per Pont Royal. In poco meno di 20 minuti abbiamo raggiunto Place du Carrousel ed il complesso del Louvre.
La fila per entrare al museo Louvre
Appena arrivati nei pressi dell’ingresso ci siamo subito resi conto che non aver acquistato online il biglietto di ingresso era stato davvero un grave sbaglio. La fila per entrare infatti era lunghissima e scorreva molto lentamente! Per riuscire ad entrare avremmo dovuto aspettare più di un ora esposti ad un vento gelido e sotto una leggera pioggia e sinceramente non ce la siamo sentita. Considerato oltretutto il poco tempo a nostra disposizione abbiamo deciso di scattare alcune foto alle bellissime piramidi in vetro ed alle fontane presenti all’esterno del museo e proseguire poi verso la vicina zona di Palais Royal.
Visita al Palais Royal
Dopo aver attraversato Rue de Rivoli ed essere passati davanti all’estrosissima opera di Othoniel intitola “Chiosco dei nottambuli” (posta proprio all’uscita della fermata della metro Palais Royal-Louvre) abbiamo raggiunto la zona del Palais Royal. Questo angolo regale di Parigi oltre ad essere famoso per la presenza del Palazzo sede del Consiglio di Stato e del Consiglio Costituzionale è molto conosciuto per i suoi bar e caffetterie che celebrano gli splendori della Belle Epoque degli anni ’20.
Attraverso uno stretto porticato abbiamo raggiunto il bellissimo cortile del Palazzo sede de la Comèdie Francaise, (tempio indiscusso della commedia classica francese) e famoso per le sue colonne bicolori opera dell’artista Buren. Qui abbiamo scattato diverse foto ed ammirato l’altra installazione presente, le sfere di acciaio di Bury. Questa zona di Parigi ci ha davvero colpito, sopratutto per la fusione tra regalità ed estro espressa attraverso architettura ed opere artistiche. Scoprire quest’angolo insolito della città è stata un esperienza davvero molto coinvolgente.
Giro a Place Vendôme
Terminata la visita al cortile del Palais Royal abbiamo attraversato i suoi bellissimi giardini e ci siamo diretti verso la vicina Place Vendome, una delle piazze più belle e famose di Parigi. Elegante e sobria questa location è famosa e riconosciuta in tutto il mondo per la presenza al suo centro della famosa colonna di Austerliz.
Quest’opera fatta realizzare da Napoleone per celebrare la vittoria della battaglia di Austerlitz si dice si stata realizzata utilizzando il bronzo di 1200 cannoni austriaci e russi conquistati dall’esercito francese.
Dopo aver ammirato le vetrine dei negozi di alta moda presenti, fotografato la sede del Ministero della Giustizia e curiosato nei pressi del lussuoso e famoso Hotel Ritz ci siamo diretti in metro verso la cattedrale di Notre Dame.
Visita alla Cattedrale di Notre-Dame
Visto che causa pioggia la sera precedente avevamo dovuto rinunciare abbiamo deciso di tornare a Notre-Dame.
Non visitare uno dei principali monumenti di Parigi sarebbe stato davvero un gran peccato.
Dopo esssere saliti in metro a Place Vendôme ed essere scesi alla fermata di Pont Marie abbiamo attraversato Pont Saint-Louis e ci siamo diretti verso la bellissima cattedrale. Nonostante fossero ormai passate le 13 tutta la zona era affollata da molti turisti e visitatori.
Prima di dirigerci verso l’ingresso abbiamo scattato diverse foto ai suoi bellissimi particolari e alle sue bizzarre statue di Gargoyle. Nonostante la lunga fila (ingresso gratuito) siamo riusciti ad entrare senza grandi difficoltà. Pochi minuti di fila e ci siamo ritrovati all’interno di questa famosissima cattedrale.
Una volta dentro siamo rimasti colpiti dalla bellezza del rosone della facciata sud (rappresentante la storia del Nuovo Testamento suddivisa in 84 vetri colorati) e dalla maestosità dell’Organo Maggiore (composto da 5 tastiere e ben 8000 canne)
Dopo aver completato il tour interno, (ad eccezione della visita alle Torri il cui ingresso era a pagamento) vista l’ora e sopratutto la fame abbiamo deciso di uscire e fermaci per pranzare.
Invece di usufruire delle solite lunch bag abbiamo pensato di raggiungere il vicino quartiere Latino e provare l’esperienza della cucina indiana nel ristorante “scartato” la sera precedente.
Pranzo al ristorante indiano
Presi dalla fame e sopratutto dalla curiosità di sperimentare una nuova cucina abbiamo raggiunto il ristorante indiano Samina e ci siamo accomodati al suo interno. L’accoglienza molto cordiale e l’ambiente molto curato ci hanno fatto capire sin da subito che tornare è stata un ottima idea.
Dopo averci fatto accomodare il gentile proprietario ci ha elencato i piatti migliori e consigliato alcune tra le pietanze tipiche più richieste. Seguendo le sue indicazioni abbiamo ordinato.
Come prima cosa ci hanno servito due succhi di frutta freschi in dei bicchieri stretti e lunghi (abbiamo scoperto poi servissero per stemperare il gusto piccante di alcune pietanze) ed una specie di piadina uso pane. A seguire ci hanno portato un grande vassoio di riso basmati e due ciotole in rame contenenti due differenti tipologie di condimento, pollo speziato piccante e carne di manzo alla cannella. Abbiamo condito il riso ed il risultato è stato un ottimo piatto davvero molto ricco e saporito.
Terminato il riso il cameriere ci ha servito dei gamberi alla brace accompagnati da delle salse molto particolari ed un bel piatto di pollo speziato alla brace con verdure grigliate. Per finire come dolce ci hanno portato una “sorta di gelato” dall’aspetto non molto convincente ma che si è rivelato davvero molto buono.
Terminato il pranzo siamo rimasti ancora un pò seduti a goderci il relax della caratteristica sala e dopo aver pagato il conto (prezzo nella media) siamo usciti (erano le 14.30 passate) e ci siamo diretti verso la tour Montparnasse.
Visita all’Osservatorio di Tour Montparnasse
Per arrivare all’osservatorio dopo essere saliti alla fermata di Saint-Michel Notre-Dame siamo scesi alla stazione di Gare Montparnasse (durata del viaggio 15 minuti). e dopo aver percorso circa 300 metri abbiamo raggiunto il simbolo del quartiere, l’altissima Tour Montparnasse.
Questo edificio con i suoi 56 piani e i 196 metri di altezza è il secondo grattacielo più alto di Parigi ed offre una fantastica vista panoramica su tutta la città.
Dopo aver acquistato i biglietti (15€ cad.) ed esserci messi in fila per salire siamo entrati nell’ascensore più veloce d’Europa ed in soli 38 secondi abbiamo raggiunto il 56esimo piano. Arrivati in cima abbiamo visitato il bellissimo osservatorio (al chiuso) e scoperto i vari scorci della città attraverso i moderni impianti audiovisivi interattivi.
All’imbrunire, sfidando il freddo ed il vento gelido siamo usciti sul terrazzo ed abbiamo ammirato la città illuminarsi. La vista della Tour Eiffel scintillante ed il gioco di luci del faro rotante posto sulla sua sommità ci ha davvero colpito! Uno spettacolo unico.
Dopo aver scattato diverse foto e registrato alcuni video, abbastanza infreddoliti abbiamo deciso di scendere.
Visitare la Tour Montparnasse è stata davvero un bellissima esperienza.
Il rientro in hotel e la rinuncia al Moulin Rouge
Scesi dalla tour Montparnasse abbiamo ripreso la metro e siamo tornati in hotel per riposarci e decidere se trascorrere o meno la serata alla cena/spettacolo del Moulin Rouge. Una volta arrivati in camera dopo esserci rilassati, spinti dalle recensioni negative trovate in rete abbiamo deciso di rinunciare allo spettacolo e di rimanere in albergo e prepararci per il rientro del giorno successivo.
Ufficilizzato il cambio di programma abbiamo deciso di investire i soldi “risparmiati” per raggiungere l’aeroporto comodamente. Siamo quindi scesi nella hall ed abbiamo richiesto il servizio di accompagnamento privato in auto. Organizzato lo spostamento verso l’aeroporto siamo tornati in stanza e dopo aver fatto cena con le lunch bag non utilizzate per il pranzo abbiamo iniziato a raccogliere le nostre cose e a sistemare le valigie. Terminati i preparativi dopo aver impostato un lunga serie di sveglie ci siamo messi a letto.
24 Dicembre 2013
La sveglia ed il viaggio di ritorno
Spenta la sveglia, alle 7.30 ci siamo preparati e siamo andati alla reception dove dopo aver provveduto al pagamento abbiamo atteso l’arrivo del nostro accompagnatore. Dopo qualche minuto, in perfetto orario è arrivata l’auto con autista e siamo partiti diretti verso l’aeroporto Charles De Gaulle.
Arrivati allo scalo, ci siamo subito diretti verso la zona dei controlli e dopo aver sbrigato tutte le pratiche abbiamo fatto colazione e ci siamo rilassati girando tra i vari negozi della zona duty free. All’orario di apertura dell’imbarco del nostro volo easyJet ci siamo avvicinati al gate ed abbiamo scoperto che il volo era in ritardo. Dopo circa 30 minuti di attesa finalmente l’aereo è arrivato ed abbiamo potuto metterci in fila per imbarcarci.
Durante le procedure abbiamo notato che molti passeggeri sono stati costretti ad mandare in stiva il loro bagaglio a mano perchè non conforme alle dimensioni richieste. Nonostante il regolamento ormai chiarissimo ed arcinoto non sono mancate alcune proteste (sopratutto di italiani) che ci hanno fatto perdere ulteriore tempo. Terminate tutte le operazioni abbiamo finalmente raggiunto i nostri posti e siamo decollati diretti verso Bologna.
Il volo di rientro nonostante il tempo grigio e piovoso è stato molto tranquillo e confortevole. In meno di due ore siamo atterrati all’aeroporto Marconi. Dopo aver ritirato i nostri bagagli ed aver ripreso la macchina al (costoso) parcheggio a pagamento ci siamo diretti verso l’autostrada A14.
Nonostante la nebbia fittissima incontrata lungo il tragitto il viaggio di rientro in auto è filato liscio. Come da programma siamo riusciti ad arrivare a casa in tempo per goderci in famiglia la classica cena della vigilia di Natale.
Conclusioni e Consigli utili
Questi tre giorni parigini sono volati!
Visitare la città ed immeggersi nella sua atmosfera natalizia è stata davvero una bellissima esperienza.
Se non sei mai stato a Parigi ti consigliamo senza alcun dubbio di visitarla. Parigi è sicuramente una delle mete che và vista almeno una volta nella vita.
[+] La bellissima esperienza di vedere Parigi e la Tour Eiffel illuminarsi dall’alto dell’Osservatorio tour Montparnasse
[-] La gente che non conosce/rispetta la politica dei bagagli a mano delle low-cost creando caos e ritardi.
Ed ecco alcuni consigli che potrebbero esserti utili:
– Vista la nostra esperienza ti consigliamo di acquistare in anticipo i biglietti d’ingresso al Museo Louvre sul sito ufficiale ed accedere così tramite i varchi riservati dove c’è molta meno fila.
– Ricorda che l’accesso al Louvre è gratuito per i minori di 18 anni e i cittadini europeo sotto ai 26 anni.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00 (tranne i martedì, il 1° gennaio, il 1° maggio ed il 25 dicembre). Tutti i mercoledì ed i venerdì il museo è aperto fino alle 21:45 (chiusura sale dalle 21:30).
– Se vuoi visitare l’osservatorio di tour Montparnasse ricorda che è possibile farlo dal 1° Aprile al 30 Settembre dalle 9:30 alle 23:30 e dal 1° Ottobre al 31 Marzo dom/giov dalle 9:30 alle 22:30 – ven e sab dalle 9:30 alle 23:00
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